Presidi siciliani cassati dal CGA: sentenza abnorme nei confronti dell’Amministrazione, del Parlamento e dei ds
Alla notizia della nuova sentenza del Cga che avevamo dato ieri, ecco la replica della Dirpresidi…
Inopportuno pronunciamento del CGA Sicilia in conflitto con il parlamento
La magistratura isolana che sfodera tempi biblici per esitare le sentenze sta dimostrando in questo caso uno zelo sospetto e inaspettato per inseguire in maniera incomprensibile una categoria intera di dirigenti dello Stato, che hanno avuto il solo torto di vincere un concorso e di vederselo annullato senza loro colpa e travalicando la consolidata giurisprudenza che vede limitati ai ricorrenti gli effetti dei pronunciamenti.
Il dilatarsi di questa vicenda poi rischia di produrre una spostamento temporale del futuro concorso ordinario, il cui bando subisce slittamenti continui in attesa appunto che si risolva la vicenda al Senato.
Insediare un Commissario magistrato per sostituirsi a un ufficio quale l’USR di Palermo significa non conoscere e non aver la minima cognizione del funzionamento di una macchina amministrativa che ormai è inceppata da parecchi anni, tra i sussulti della Regione e dello Stato ,invischiati in una operazione di federalismo dai contorni inquietanti. Nulla potrà fare un commissario esterno all’apparato burocratico se non procurare un effetto di rigetto, come quelli che si verificano nei trapianti tra organi incompatibili.
Il buon senso invece invitava e invita a sostenere l’unica via di soluzione che è quella parlamentare e che al Senato siamo sicuri possa mettere la parola fine entro questo mese.
Nessuno può pensare di chiudere la vicenda con colpi di mano di qualsiasi genere che si ritorceranno contro gli stessi promotori.
La scuola siciliana ha bisogno invece di stabilità e della riconferma definitiva sui loro posti di tutti i 416 dirigenti scolastici che, nonostante tutto, stanno dando prova di grande professionalità e dignità nel portare avanti senza infingimenti il loro prezioso lavoro a favore dell’utenza.
Ne sosterremo con ancor più forza le ragioni e le motivazioni, sino alla conclusione positiva in Senato.
Sentenza del 3.11.2010 abnorme , astiosa e preconcetta nei confronti dell’Amministrazione, del Parlamento e dei dirigenti scolastici.Appello al Senato |
Al Presidente del Senato Oggetto: Presidi siciliani cassati dal CGA: Sentenza del 3.11.2010 abnorme , astiosa e preconcetta nei confronti dell’Amministrazione, del Parlamento e dei dirigenti scolastici. La lettura della sentenza del CGA del 3 novembre 2010 che annulla il provvedimento del dirigente dell’USR Sicilia Guido Distefano di rinvio delle prove scritte del concorso a preside del 2004 in applicazione di una ordinanza del TAR Lazio; sentenza depositata alla velocità della luce in segreteria il 4 nov., cioè il giorno successivo, quando in genere occorrono mediamente tra tre e sei mesi per depositare una sentenza per i comuni cittadini, ci lascia come sindacato che tutela gli interessi legittimi dei nostri iscritti e più in generale del 416 presidi, perplessi e costernati. Il vicepresidente nazionale della dirpresidi/confedir |
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